Piccola ma dal grande fascino, Sondrio è una cittadina della Valtellina che conquista tutti i suoi visitatori grazie agli splendidi paesaggi, all’ottima cucina e al buon vino. Questa perla delle Alpi lombarde è il luogo in cui le montagne si sposano con i terrazzamenti di vigneti creando un paesaggio meraviglioso.
Il suo raccolto centro storico è l’ideale per coloro che ricercano un soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità, mentre il territorio circostante richiama gli amanti degli sport all’aria aperta. Numerosi itinerari escursionistici permettono di conoscere sia il versante delle Alpi Retiche che quelle delle Orobie, mentre gli appassionati di bicicletta possono percorrere le numerose vie presenti come il Sentiero Valtellina, il Sentiero Rusca e la Via dei terrazzamenti.
La città in estate è circondata dal verde della rigogliosa natura, mentre in inverno dal bianco delle cime innevate ed è quindi una meta perfetta in ogni stagione dell’anno. Raggiungibile in due ore d’auto da Milano, Sondrio conquista tutti non solo con il suo patrimonio storico e le sue bellezze naturali ma anche con la sua tradizione enogastronomica.
Il centro storico di Sondrio è davvero a misura d’uomo e si gira tranquillamente a piedi, lasciandosi conquistare dalla sua tranquillità e dal suo ritmo lento.
Nonostante qui non siano presenti attrazioni di fama internazionale, un giro per il centro cittadino significa fare un vero e proprio salto indietro nel tempo. A Sondrio, infatti, si possono ammirare palazzi signorili, chiese storiche e le antiche stüe lignee.
Cuore della città è la bellissima Piazza Garibaldi che è stata realizzata nell’Ottocento dagli Asburgo. In precedenza, la Piazza era nota prima come Piazza del Monumento e poi come Piazza Nuova. Al centro ora è possibile ammirare il monumento di Giuseppe Garibaldi, realizzato in bronzo dallo scultore Confalonieri nel 1909. Si affacciano nella piazza edifici antichi come il Teatro Sociale, progettato in stile neoclassico sul modello della Scala, Casa Lambertenghi (1826) e Palazzo Martinengo.
Originaria del XII secolo, la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio è stata ricostruita nel XVIII secolo ma è considerata una delle chiese più antiche della Valtellina.
Attualmente l’edificio religioso presenta una sola navata chiusa con un’abside, mentre la facciata completata nell’Ottocento è in stile neoclassico. Al suo interno è possibile ammirare opere di grande pregio realizzate da Pietro Ligari, un artista che apparteneva ad un’illustre famiglia di valtellinesi del XVII-XVIII secolo.
Il Castel Masegra sembra essere stato costruito attorno al 1041 come fortezza difensiva. Negli anni l’edificio ha perso la sua destinazione originaria ed è stato convertito a luogo di corte appartenuto a diverse famiglie come de’ Capitani, Guicciardi e Beccaria. La nuova destinazione d’uso ha fatto sì che il Castello venisse abbellito con affreschi e decorazioni.
Ora all’interno è possibile ammirare una stanza affrescata con scene di vita di corte e un ciclo di affreschi ispirati all’Orlando Furioso di Ariosto. All’interno della fortezza è anche possibile ammirare il Museo CAST (Castello delle Storie di Montagna) che racconta non solo la storia e la cultura montana della Valtellina ma tocca temi come l’arrampicata, l’alpinismo e l’ambiente.
Se volete fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo allora il consiglio è quello di fare una visita a via Scarpatetti, dove è possibile respirare l’antica atmosfera contadina. Qui tra case in pietra, piccole chiesette, ballatoi in legno e vie acciottolate è possibile rivivere l’aria rurale tipica della Valtellina.
Da non perdere una visita alla Cappella della Madonna dell’Uva che al suo interno ospita la statua lignea della Madonna con Gesù Bambino con un grappolo d’uva. Questa è senza dubbio un’ottima testimonianza dell’antico legame che c’è tra la Valtellina e la coltivazione dell’uva.
Le stüe lignee fanno parte della tradizione architettonica della Valtellina ed erano antiche stanze ricoperte interamente di legno. La stua era presente in tutte le abitazioni della Valtellina ed era l’unica stanza della casa riscaldata da una stufa in maiolica.
Qui non solo la famiglia si riuniva ma venivano accolti gli ospiti. Nei palazzi e nelle case di Sondrio sono presenti ancora diverse stüe lignee. In particolare, è possibile visitare la stua di Palazzo Pretorio, quella seicentesca di Palazzo Sassi de’ Lavizzari e quella di Villa Quadrio.
Il Palazzo Pretorio, o Palazzo della Ragione, attualmente ospita la sede comune di Sondrio, ma è stato per anni residenza della famiglia valtellinese dei Pellegrini. Dal XVI secolo il Palazzo ha poi cambiato diverse destinazioni d’uso ed è diventato sede del Governo, residenza del Governatore e anche tribunale Giudiziario.
Le sale interne meritano sicuramente una visita perché sono state minuziosamente affrescate. Tra le opere più di spicco c’è una rappresentazione della Giustizia realizzata da Cesare Ligari. Una volta qui ammirate la stüa Rigamonti, una stanza con un soffitto di legno finemente scolpito e intagliato. Nell’area interna è presente un cortile con un portico e un loggiato a due ordini.
Palazzo Sertoli è una residenza che si trova in Piazza Quadrivio ed è un complesso di strutture risalenti al Seicento e al Settecento costruite attorno a una corte nobile, a una corte rustica e a un giardino nobiliare. Da non perdere assolutamente una visita al “Salone dei Balli” che si trova al piano nobile del palazzo. Questa sala in stile rococò è stata decorata con stucchi e pregiate decorazioni pittoriche.
Il Museo Valtellinese di Storia ed Arte (MVSA) si trova all’interno di Palazzo Sassi de’Lavizzari, nel centro storico della città. Qui è possibile visitare le sei sezioni (Archeologia, Arte Sacra, Collezioni, Ligari, Novecento, Storia) che raccontano la storia non solo di Sondrio ma di tutta la Valtellina.
In particolare, i visitatori possono ammirare reperiti archeologici che vanno dalla preistoria fino all’epoca medievale e conoscere importanti personaggi che hanno fatto la storia della città di Sondrio
La Via dei Terrazzamenti è un itinerario pedonale lungo complessivamente 70 km che collega Morbegno a Tirano passando per Sondrio. Il sentiero prende il nome dai numerosi terrazzamenti coltivati a vigneto che sono presenti. Da Sondrio si può scegliere di percorrere l’itinerario (o una parte di questo) dirigendosi verso Morbegno o verso Tirano; entrambi i percorsi sono immersi nel verde della natura e attraversano piccoli borghi dalla storia antica. Lungo il percorso si possono trovare circa 40 aree di sosta.
Dormire a Sondrio non è una scelta molto comune, ma può essere un’opzione valida per coloro che vogliono vivere un soggiorno all’insegna della tranquillità o per gli amanti delle attività all’aria aperta. La città vanta diverse tipologie di strutture che vanno dall’hotel al B&B, dagli appartamenti alle aree di sosta per i camper. In centro città si trovano diversi hotel, mentre immersi nel verde delle aree circostanti ci sono più B&B o agriturismi.
Sondrio si può raggiungere in auto o in treno dalle principali città lombarde. Chi viaggia in auto provenendo da Milano o da Bergamo deve percorrere prima la SS36 del Lago di Como e dello Spluga e poi la SS38 dello Stelvio fino all’uscita Sondrio. Da Trento, invece, è necessario viaggiare prima lungo la SS42 e poi lungo la SS38.
La città è dotata di una stazione ferroviaria che consente i collegamenti con molte cittadine della Lombardia come Milano, Lecco, Colico, Morbegno e Tirano. Tramite autobus del trasporto pubblico la città è collegata con località della zona come Chiavenna, Madesimo, Morbegno, Valmalenco, Tirano, Bormio, Livigno. Gli aeroporti più vicini sono Milano Malpensa che dista circa 150 km, Milano Linate che dista 135 km e Bergamo Orio al Serio distante 120 km.
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